Francesca Gagliardi

L’opera dell’artista Francesca Gagliardi acquisita dal Museo a cielo aperto di Denice, dedicato alla ceramica contemporanea
L’opera dell’artista Francesca Gagliardi installata nel borgo di Denice, nell’ambito del Museo a cielo aperto dedicato alla ceramica contemporanea

Nel museo

Nest
2011
Ceramica
cm 21 × 30 × 21
Opera acquisita nel 2011

Critica

Percorrendo i recenti lavori di Francesca Gagliardi si ha l’impressione che cerchi di evidenziare e dare corpo alle linee di forza e alle accumulazioni di energia che si trasformano in forme. Energia che, rispetto i primi lavori, si è fatta più forte e ha trovato un esito di autentico rapporto tra le forme plastiche filiformi, inserite in uno spazio omogeneo e saturo, dominato dall’emozione lirica del colore.

Colore che si espande per spessori soffici, per la sua luminosità, per diffusione e per assorbimenti omogenei. Nelle sue opere e seguendo i percorsi che le linee di forza indicano, si avverte che si ha a che fare con una invenzione espressiva basata sul movimento e sugli equilibri che si instaurano tra zone di energia e zone di inerzia, tra accumulazioni e rarefazioni di materia cromatica.

Biografia

(Novara, 1972) nel 2000 si diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Lavora per alcuni anni nel laboratorio di incisione Atelier Quattordici-Grafica Upiglio a Milano e contemporaneamente è assistente personale dell’artista Sandro Martini.

Nel 2006 allestisce la prima personale (libreria Les Argonautes, Parigi, 2006), a cui seguono Blues de mon rouge à lèvres, (galleria Alexandre Mottier, Ginevra, 2007), Je m’oublie oblie-moi (Galleria 41 artecontemporanea, Torino, 2007) a cura di Lorena Tadorni, Lapizlabioli (palazzina Ciani, Lugano, 2009) con un testo di Fernando Arrabal. Nel 2005 partecipa a Nuovi Arrivi, rassegna torinese dedicata ai giovani artisti emergenti, curata da Olga Gambari che l’anno dopo la invita alla collettiva Fresco & Salty 2 (Mylos art space, Thessaoniki). Nel 2011 espone in Gallery Collection vol.1 (galleria 41 artecontemporanea, Torino) e in Gallery Artist & Guests ( Michele Balmelli Gallery, Lugano). Dal 2010 partecipa al progetto-manifesto dalla natura itinerante, ideato da Alessandra Piolotto Ospiti Inattesi, che attraversa temi identitari, di condivisione e trasformazione di spazi, nato da una strategia alternativa dell’abitare, in cui fondamentale è la complicità con artisti nazionali ed internazionali. Esposizioni ad Ameno, Torino (2010), e Buenos Aires (2011).

La ricerca dell’artista parte dal disegno e segue un percorso che dall’incisione su rame e zinco la porta ad un approccio con la scultura, utilizzando diversi mezzi come la cera, il bronzo e la ceramica; per la Gagliardi disegnare, scolpire è un bisogno intimo e reale, una sorta di autoritratto che si completa giorno dopo giorno e che esprime una necessità. Significa addentrarsi nel suo mondo, dove ogni oggetto trascende la sua funzione per diventare espressione di un sentimento personale. Nel 2008 partecipa all’Artist in Residence Kaus Astralis a Rotterdam e inizia un lavoro in ceramica con la paper clay che le permette di modellare forme particolari chiamate Nidi. Come in un gioco allo specchio, si sofferma sull’ambivalenza del ruolo e del simbolo dello spazio-contenitore per eccellenza quale la casa. In questo caso il nido diviene una possibilità, un’affermazione di sé e di un proprio modus vivendi attraverso un’architettura protettiva, specchio di una condizione esistenziale non statica ma in movimento come il nido. Vive e lavora ad Ameno (No).

francescagagliardi.com

Altre opere